Venerdì, 30 Novembre 2018 17:28

Fai Antiracket Ercolano "Chiunque voglia liberarsi dall'oppressione non sarà mai solo"

All'inizio c'era la solitudine! 

Nessun sostegno concreto dai colleghi, Istituzioni impreparate, abbandono totale.

Difficile ribellarsi, difficile trovare risposte, difficile affrontare un percorso costellato da innumerevoli incognite.


Dignità calpestata e condizionamento oppressivo, intimidatorio, anche violento.


Un clima che non consentiva di esercitare il libero diritto delle legittime prerogative imprenditoriali.


La misura era ormai colma quando una commerciante ha trovato il coraggio di ribellarsi. Era il 2004.


Alla iniziale solitudine, con il sostegno di un determinato tenente dei carabinieri, un instancabile magistrato della DDA, ed un illuminato sindaco, si da vita alla associazione antiracket di Ercolano, guidata e sostenuta dal fondatore della Federazione Antiracket Italiana.


Questa associazione, in sinergia con le forze dell'ordine, la Magistratura e tutte le Istituzioni, si è fatta promotrice di un percorso di aggregazione e condivisione, nel rispetto delle reciproche competenze e dinamiche, finalizzato alla diffusione di una rinnovata cultura della legalità.


Mai più soli, ma in associazione, con fiducia, si condivide tutto il percorso che va dalla segnalazione, alla denuncia, ai processi.


I risultati, tangibili, hanno permesso di ridimensionare notevolmente le attività estorsive.


Arresti, condanne, conferme ed ergastoli, danno la cifra del lavoro svolto, tanto da definire "modello ercolano" questo virtuoso percorso di condivisione.


Il lavoro instancabile, in particolare dei Carabinieri, ha consentito di convincere anche i commercianti più reticenti alla denuncia.


Nonostante i successi ottenuti, mai è cessata l'attività investigativa e di controllo, discreto, professionale e silenzioso, come il caso richiede.

 

 

Pasquale Del Prete


In questi giorni vengono celebrati processi che sono frutto di denunce passate, ad opera di commercianti ed imprenditori associati alla Fai antiracket ercolano, a testimonianza che mai si è abbassata la guardia sul fenomeno estorsivo.


Il sostegno è continuo, i legali della associazione assistono le vittime di estorsione e curano tutti gli aspetti per garantire diritti ed interessi relativi.
Le stesse associazioni, da sempre, si costituiscono parte civile nei processi.


Alle udienze partecipano dirigenti ed associati delle varie sedi antiracket, proprio per affermare il vincolo di condivisione ed appartenenza.


Quando, per troppo tempo, si lascia un vuoto nelle organizzazioni criminali, è inevitabile la scalata di giovani leve che, guidate ed ispirate da vecchi pregiudicati, tentano di occupare gli spazi disponibili del mercato illegale.
Droga, usura e racket rappresentano i massimi interessi delle famiglie camorriste.


A queste famiglie, a questi malavitosi, dobbiamo opporre la nostra costante difesa.


Difesa tanto più efficace quanto più condivisa, nel comune interesse della libertà negata per molto tempo.

 

Nessun tentennamento è concepibile, si va avanti ed indietro non si può tornare.


Chiunque voglia liberarsi dall'oppressione dei clan camorristici, non sarà mai solo ed avrà tutto il sostegno della Fai Antiracket Ercolano, dei Carabinieri, di tutte le forze dell'ordine, della Magistratura.


L'attività non si esaurisce nelle aule dei tribunali, ma prosegue con discrezione e rispetto.


Fondamentale è la credibilità di tutte le Istituzioni, per dare fiducia ai coraggiosi cittadini che, nelle Istituzioni, ripongono le loro aspettative.

 

 

 

Pasquale Del Prete