Venerdì, 10 Giugno 2016 19:40

L'antiracket saluta Filippelli e De Rosa

Si è svolto nella serata di ieri, presso la sede dell' associazione nel parco San Luigi l'incontro privato per salutare formalmente l'attuale Procuratore Aggiunto presso il Tribunale di Torre Annunziata, il Magistrato Pierpaolo Filippelli  e il Maggiore Michele De Rosa Comandante della compagnia dei carabinieri di Torre del Greco.

L'incontro, a tratti commovente, si svolto con un forte abbraccio da parte di tutta l'associazione antiracket ai due uomini delle istituzioni che, per normale prassi, sono stati trasferiti a più importanti incarichi. Alla serata presente anche il Sindaco Ciro Buonajuto che, proprio in funzione di primo cittadino, a nome degli ercolanesi tutti e dell'amministrazione ha portato i saluti.

Il presidente Daniele, a nome di tutti gli associanti, ha consegnato una targa in segno di riconoscimento e ringraziamento per l'impervio ed impegnativo percorso di indagine contro le organizzazioni criminali che per anni hanno detenuto il controllo di Ercolano, elevandola ad una delle più pericolose della Campania. Un lavoro straordinario che ha liberato la città degli scavi dalle vecchie logiche d'imposizione e violenza da parte delle famiglie di camorra.

Clan camorristici come i Birra, Iacomino, Ascione e Papale che, non solo hanno terrorizzato e impoverito la città attraverso le richieste di pizzo ed il controllo degli affari illeciti, impedendone sviluppo ed economia, ma che soprattutto hanno rappresentato fondamentali pedine strategiche di un'organizzazione criminale più grande, che nel gioco delle nuove alleanze e guerre interne, stavano costituendo un cartello camorristico che avrebbe dominato da Napoli per tutta la costa fino ed oltre Castellammare.

Il lavoro di Pierpaolo Filippellli nella Dda e della sua squadra, come lui stesso ha ricordato, è durato undici lunghi anni e ha prodotto numeri ineguagliabili, sgominato in diverse realtà e città della provincia, intere organizzazioni criminali: caso emblematico la decapitazione dei clan nella città degli scavi e la nascita del "Modello Ercolano di lotta al racket", ma sopratutto ha impedito la nascita di una nuova e temibile alleanza tra le storiche roccaforti e famiglie risultate vincenti dalle numerose faide per il controllo delle attività illecite in tutta la provincia di Napoli.

Il giovane Maggiore Michele De Rosa, succeduto soltanto quattro anni fa al Maggiore Pierluigi Buonomo è stato straordinario, nonostante abbia ereditato una storia importante e complicata, è stato capace di inserirsi con la stessa determinazione, volontà e animo, senza far rimpiangere nemmeno per un attimo, lo straordinario lavoro dell'allora Capitano Buonomo a cui vanno i nostri più affettuosi saluti.  

Il Maggiore De Rosa come cita la targa consegnatagli: "con intelligenza, umiltà, coraggio, serietà, lavoro senza risparmio, ed alta visione delle sue funzioni, ha rappresentato per la cittadinanza un riferimento sicuro e sempre in prima linea", ha saputo inserirsi nel tessuto sociale sdoganando ancora una volta il ruolo della divisa dall'immaginario collettivo.

C'è da dire proprio questo, che tutti questi uomini delle istituzioni che hanno contribuito con il loro lavoro a liberare Ercolano e alla nascita del "Modello Ercolano" sono stati prima di tutto persone dall'elevata umanità ed umiltà e, come evidenziato dal Presidente Nino Daniele, sono stati capaci di mettere al centro del progetto quel sentimento forse oggi desueto che ha innescato la rivoluzione, ovvero la FIDUCIA. 

In bocca al lupo e buon lavoro, ma sopratutto grazie di cuore per tutto quanto avete fatto per noi e per la nostra terra.

 

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