Lunedì, 04 Maggio 2015 13:39

La camorra e l'antiracket a Bagnoli

Prosegue il tour di presentazioni de 'La camorra e l'aniracket', il libro sul modello Ercolano scritto a sei mani da Nino Daniele, Tano Grasso e Antonio Di Florio. Il 15 maggio il testo, pubblicato da Felici editore, sarà presentato presso Unfilodolio (via G. Giusso, 17) nel quartiere napoletano di Bagnoli.

Il riscatto dei commercianti ed imprenditori cittadini, di una città intera. Questo racconteranno l'ex sindaco di Ercolano ed il presidente onorario della Fai all'incontro di venerdì 15 maggio 2015.

A seguire una cena a base di prodotti provenienti dai beni confiscati alle mafie.

Venerdì, 17 Aprile 2015 18:40

La camorra e l'antiracket a Portici

Presentato ieri, giovedì 16 aprile 2015, a Portici il libro 'La camorra e l'antiracket'. Degli autori, Nino Daniele, Antonio Di Florio e Tano Grasso, era presente il primo, l'ex sindaco di Ercolano, oggi assessore alla Cultura al Comune di Napoli.

L'incontro, tenutosi alle 18 a Villa Savonarola nell'ambito della rassegna letteraria 'Ti presento un libro', ha visto inoltre la partecipazione diel presidente di Radio Siani Giuseppe Scognamiglio, del sindaco di Portici Nicola Marrone, degli assessori alla Cultura Raffaele Cuorvo ed alla Legalità Valentina Maisto, e di Raffaella Ottaviano e Pasquale Del Prete dell'associazione Antiracket 'Ercolano per la legalità'. 

Martedì, 10 Marzo 2015 17:09

La New York University ad Ercolano

L'associazione antiracket 'Ercolano per la legalità' e Radio Siani hanno ospitato nuovamente gli studenti della New York University of Florence . Primo appuntamento a corso resina 62 nella sede della web radio della legalità, dove i responsabili del progetto hanno raccontato il lavoro nei beni confiscati e la storia di Radio Siani. A seguire gli studenti statunitensi si sono spostati nella settecentesca Villa Maiuri dove hanno incontrato i rappresentanti dell'associazione antiracket e delle forze dell'ordine. Dopo il benvenuto del sindaco Vincenzo Strazzullo sono intervenuti nell'ordine il vicepresidente dell'associazione Pasquale del Prete, la presidente onoraria Raffaella Ottaviano, Matteo Cefariello ed il tenente dei carabinieri Gianluca Candura.


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Giovedì, 05 Marzo 2015 15:12

Il “Modello Ercolano” arriva a Foggia

La legalità conviene sempre, e chi la promuove diventa modello da imitare e valorizzare. L'esperienza del movimento antiracket di Ercolano ha prodotto proseliti ed è arrivata anche in Puglia, precisamente a Foggia.

Tra i promotori dell’iniziativa il consigliere comunale del Pd di Foggia Alfonso de Pellegrino, il quale ha raccontato che l’iniziativa parte da lontano. "In qualità di giovani candidati nella fila del Pd di Foggia all'ultima elezioni ci proponemmo di trasportare anche nella nostra città il Modello Ercolano. Nonostante ci troviamo all'opposizione crediamo ancora nella bontà dell'iniziativa", ha dichiarato de Pellegrino. "Abbiamo deciso di organizzare questo incontro anche alla luce dei fatti di cronaca che anno visto incolpevole protagonista la nostra città negli ultimi mesi. Crediamo che parallelamente al lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine ci possa e debba essere un percorso della politica, dell'ente locale a sostegno degli esercenti e degli imprenditori che decidono di denunciare il racket attraverso degli sgravi fiscali delle imposte comunali, come successo ad Ercolano".

Lunedì scorso il maggiore Pierluigi Buonomo ed il maresciallo capo Angelo Di Capua sono stati insigni della cittadinanza onoraria del comune di Ercolano. Alla cerimonia ha presenziato anche il presidente dell’associazione antiracket: “Ercolano per la Legalità” Nino Daniele. "La cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria di Ercolano al Maggiore dei Carabinieri Buonomo e al Maresciallo Di Capua e' stata molto bella, intensa e ci ha ricordato quanto grande sia per tutta la comunità cittadina la responsabilità di essere diventata una città modello nella lotta al racket ed alle mafie- affermata il presidente Daniele- di loro ho raccontato nel libro: "La camorra e l'antiracket". Del coraggio e della professionalità mostrata in momenti difficili.

Con loro quel "modello "si è consolidato ed esteso. Ricordo la vera e propria festa popolare quando i furgoni cellulari passarono per il centro cittadino carichi dei camorristi arrestati, quella notte di dicembre nel corso dell'operazione "Regalo di Natale".
L'omaggio e la riconoscenza della città vanno attraverso loro a tutti i carabinieri e a tutti gli uomini delle forze dell'ordine- conclude poi il presidente-che con la loro dedizione ed il loro lavoro hanno contribuito alla liberazione di Ercolano ed alla Magistratura napoletana ed in particolare al dottor Filippelli.”

 

Ercolano. Si è tenuta la mattina del 2 marzo 2015 presso la sala consiliare di corso Resina la cerimonia con la quale sono stati insigniti della cittadinanza onoraria il maggiore Pierluigi Buonomo e il maresciallo capo Angelo Di Capua. Presenti in aula quasi l'intero consiglio comunale, rappresentanti delle forze dell'ordine e della società civile. I due uomini dell'arma dei carabinieri hanno ricevuto simbolicamente dal sindaco Vincenzo Strazzullo le chiavi della città.

Dopo una serie di interventi, dal sindaco ad alcuni consiglieri comunali, ha preso la parola il maggiore Buonomo. Un discorso importante e toccante. Un discorso partito proprio coi ringraziamenti a Radio Siani ricordando l'aneddoto della targa che il presidente Giuseppe Scognamiglio gli consegnò a nome di tutti i volontari nel giorno del suo saluto alla città di Ercolano e proseguito con la sottolineatura dell'importante lavoro speso da tutti i carabinieri che hanno lavorato con lui in quegli anni.

Per quattro lunghi anni, fino a novembre 2012, l'allora capitano Buonomo è stato l'artefice del "modello Ercolano". Succedendo ad Antonio Di Florio nel Novembre 2008. Due uomini formidabili e due militari impeccabili. Pierluigi Buonomo è stato capace di coinvolgere in prima persona cittadini e commercianti diffondendo sicurezza e fiducia, spiegando la legge e gli attuali sistemi di denuncia. Ha saputo ridare umanità e speranza a quella divisa e a quel corpo militare che mai prima era stato considerato cosi dai cittadini ercolanesi. Una collaborazione diretta, in prima persona e in prima fila, susseguitasi da incontri personali a visite nei negozi, a passeggiate antiracket della città fino alla presenza fissa, forte e decisa in aula dibattimentale, senza arretrare mai di un passo. Anche quando il detenuto Pietro Papale, figlio di Ciro Papale del clan Bottone ("quelli di fuori al ponte" località indicata dagli stessi estorsori per identificare il clan o per convocare gli stessi a rapporto), rivolgendosi dalle sbarre dell'aula di tribunale durante l'udienza, minacciò l'allora Capitano Buonomo, ricordando le più famose parole di Michele Greco detto "il Papa" al Maxi processo di Palermo contro la cupola di "Cosa Nostra". Proprio Palermo, città nella quale il Maggiore Buonomo è ora in servizio come Comandante del reparto servizi e magistratura.

Una capacità di guardare lontano e penetrare con i fatti, in quel muro di gomma e di omertà che imprigionava i cittadini dalla morsa della camorra e del racket.

Quattro anni di duro lavoro e dedizione alla causa, che hanno visto mettere a segno operazioni come "Free shop", "Fuochi di artificio" (dopo la bomba al panificio) nel 2009, "Regalo di natale", "Centro vetrine", "Flash" (nel 2012 con 41 arresti) con ordinanze di custodia cautelare che hanno visto tradotti in cella più di 150 esponenti dei cartelli criminali di Ercolano. Processi tutt'ora in corso che hanno visto imputare ad oggi più di 1200 anni di condanne.

Un lavoro meticoloso che non si è svolto solo nella nostra città ma in tutti i paesi di competenza della compagnia. Paesi come Portici, Volla, Cercola, Ponticelli, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio, Torre del Greco fanno triplicare i numeri superando le 600 ordinanze di custodia cautelare. Gruppi di militari addestrati ed organizzati ad hoc per le varie caratteristiche territoriali. Come il gruppo creato dallo stesso Buonomo su Ponticelli - Cercola che ha inflitto il durissimo colpo al clan Sarno.

Al Maggiore Buonomo, al Maresciallo Di Capua e a tutti i militari dell' Arma dei Carabinieri e non solo vanno i nostri più grandi ringraziamenti. Ercolano rinasce dopo lunghi anni di agonia e terrore grazie al coraggio e alla dedizione di uomini e militari come loro. Come spesso ribadiamo, però, c'è ancora tanto da fare e non bisogna mai abbassare l'attenzione sul fenomeno mafioso, perchè come ci ha insegnato Giovanni Falcone: "la mafia è un fattore umano, e come tale ha un inizio ed una fine". Tocca adesso a noi tutti, istituzioni e politica in primis, lavorare affinchè non ci sia una rinascita criminale nella nostra ormai quasi normale città.

Consigliamo l'ascolto dell'esemplare discorso di ringraziamento del Maggiore Buonomo nel video che segue.

Ciro Oliviero e
Giuseppe Scognamiglio

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